La filiera dell’etichetta:
la nobilitazione, tra creatività e industria

Il 2017 si sta confermando che il vino italiano è in crescita sia per i consumi che per l’export, e anche le prospettive future restano favorevoli.
Produttori e indotto, mettono in campo idee, creatività e iniziative nel design, nelle tecnologie di stampa e nella nobilitazione. Infatti se gli occhi sono lo specchio dell’anima, dicono i vecchi vignaioli, l’etichetta è la finestra del vino.

Una finestra che deve conquistare il consumatore attraverso il design innovativo, la stampa e la nobilitazione.
Il potenziale Cliente deve poter “guardare” attraverso il vetro e giungere al cuore della bottiglia, lasciandosi conquistare dal tratto grafico, dai colori, dalle parole, dalla cura dei particolari dell’etichetta.



Possiamo andare a conquistare i mercati? Certo che potremo.
A patto di curare sempre meglio l’immagine e il messaggio del nostro vino attraverso la realizzazione di una etichetta che migliori la visibilità del vino rimanendo fedele alla sua natura con un design e una stampa coerenti con il prodotto e il territorio, esaltando la qualità del vino e valorizzando il brand.

Nella filiera dell’etichetta e delle nobilitazioni di stampa il produttore, cioè la cantina, è sia il committente che la preziosa interfaccia del grafico e dello stampatore.
Tiene l’equilibrio tra il designer, che cattura e ricrea l’essenza del vino in quel quadratino di carta, e l’azienda, che ne deve risaltare l’immagine con il processo di stampa.
Da un lato, dunque, estetica e comunicazione, dall’altro tecnica e produzione: e sarà il mercato a dire se questo lavoro di squadra ha avuto successo.

Tecnologie all’avanguardia e fornitori d’eccellenza sono elementi centrali per il successo del prodotto vinicolo e dell’azienda.

(fonte: Il Poligrafico - Stefano Tenedini - )

Ultimi articoli